Gocce di Spiritualità

 
 

💧 GOCCE DI SPIRITUALITA’ 💧
(tempo di lett. 3 min.)
«Ed egli, chinatosi sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”» (Gv 13, 25)
Gesù ci immerge nel clima conviviale del cenacolo, nel quale preannuncia la propria Pasqua! Siamo posti come i discepoli accanto al maestro, per essere condotti al mistero grande della redenzione. Nel cenacolo si rivela il senso profondo del mistero Eucaristico, come amore pienamente donato. Giovanni ci conduce, attraverso il suo sguardo, a contemplare i contorni di una “cena” tutt’altro che usuale. È una cena ove si scorge tutta la drammaticità di un amore tradito e al contempo l’esemplarità di un amore pienamente accolto. Gesù sa che in mezzo a coloro che si è scelti, vi è il “traditore”, cioè colui che lo consegnerà, e diversamente da come probabilmente qualunque uomo avrebbe reagito, egli manifesta nel porgere a Giuda il boccone, l’immutabilità di quell’amore così strano, ma profondamente vero, che resta fedele anche dinanzi al rifiuto. Un amore, quello di Dio, incondizionato! È lo stesso amore che ogni giorno, raggiunge la nostra vita e che molto spesso, come per Giuda, si ritrova non corrisposto, considerato inutile e il più delle volte tradito dai nostri peccati. In quel tradimento, è rivelato tutto il costo e la fatica operata da Gesù, per la nostra salvezza.
Un altro discepolo, Giovanni, vive con il maestro tutt’altra relazione. Egli, nonostante fosse tra i discepoli il più piccolo, percepisce e assimila profondamente quell’amore che sente provenire da Cristo, tanto da giungere a rifugiarsi sul petto di Gesù, ove riceve una costante rigenerazione, propria dell’amore vero. È il discepolo che accoglie senza riserve quello sguardo di tenerezza di Dio, si lascia attraversare dall’oceano di grazia che sgorga dal cuore stesso di Gesù e che non teme di ricambiare con la propria fedeltà. Sarà il discepolo che fra tutti, al fianco di Maria, avrà la forza di compiangere il Cristo sulla croce; sarà colui che giungerà per primo al sepolcro e crederà; sarà il primo che riconoscerà sul lago il Cristo risorto.
Per riflettere: meditare sulla fragilità delle nostre relazioni e su quanto sia importante prendersene cura giorno per giorno; leggere il brano di Gv 13, 21-38 e provare ad immedesimarsi in Gesù che viene tradito e in Giuda che tradisce, per cogliere il fallimento dei nostri tradimenti; contemplando, l’icona abbandonarsi alla contemplazione di Giovannni che riposa sul petto di Gesù.

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